Detrazioni fiscali per la sostituzione di infissi
Detrazioni fiscali per la sostituzione di infissi
La sostituzione di infissi può comportare una spesa davvero rilevante da un punto di vista economico, ed è per questo motivo che tanti si informano previamente in merito alle detrazioni fiscali disponibili. La legge relativa alle detrazioni fiscali comprende diversi tipi di bonus, tra i quali si trova proprio il bonus infissi, che si riferisce alla sostituzione ed alla messa in opera di nuovi infissi, e che si può comprendere all’interno del classico bonus ristrutturazione.
Allo stesso modo, sarà possibile combinare il bonus relativo agli infissi anche con l’Ecobonus, che consentirà sempre delle detrazioni molto vantaggiose per chi, ad esempio, scelga di installare dei nuovi infissi in PVC per la propria casa. Ecco, quindi, tutti quelli che sono i bonus per gli infissi ai quali si potrà fare riferimento e che potranno consentire alle famiglie di recuperare una parte rilevante del costo sostenuto per questo tipo di intervento.
Le detrazioni fiscali per la sostituzione di infissi e l’Ecobonus
Si è appena visto come una delle combinazioni possibili per usufruire delle detrazioni fiscali per la sostituzione di infissi è costituta dall’Ecobonus, già presente negli anni precedenti e riconfermato. In particolare, quando si parla di Ecobonus si fa riferimento ad una detrazione fiscale che viene concessa a coloro che abbiano apportato delle modifiche specifiche a quelli che sono edifici già esistenti. Tali modifiche, per poter rientrare nell’Ecobonus, devono consentire di aumentare il risparmio energetico per chi abiti nell’immobile.
Ecco che, quindi, l’Ecobonus può riguardare anche coloro che si siano occupati di sostituire gli infissi vecchi optando per quelli nuovi che consentano, ad esempio come accade per gli infissi in PVC, un risparmio energetico di tenore notevole. Parlando delle persone fisiche, quindi, di coloro che facciano la normale dichiarazione IRPEF, la legge prevede la possibilità di recuperare il costo sostenuto con la detrazione, ma di poterlo fare nel termine di dieci anni. Per ogni anno, quindi, si vedrà una quota della detrazione che sarà equamente ripartita.
Per ottenere la detrazione sarà necessario fare riferimento ad alcuni requisiti. Innanzitutto, le operazioni di ristrutturazione che siano state maggiormente rilevanti consentiranno di ottenere una detrazione che potrà arrivare fino al 65% del costo sostenuto, mentre negli altri casi si potrà arrivare al massimo al 50% del costo.
Ecco quelle che sono le diverse casistiche di detrazione:
- Per i miglioramenti della classe energetica di un edificio esistente si prevede una detrazione che è del 65% e che non può superare i 100 mila euro
- Per gli interventi che riguardino l’involucro di edifici esistenti si prevede una detrazione che sarà al massimo del 50% e che non potrà superare i 60 mila euro
- Nel caso in cui si siano installati pannelli solari su edifici già esistenti si prevede una detrazione pari al 65% e che non potrà superare i 60 mila euro
- Per la sostituzione dei climatizzatori invernali con impianti che prevedano la caldaia si prevedono percentuali diverse. Sicuramente non si potranno superare i 30 mila euro in totale per la detrazione. Se la caldaia è di classe A, e si aggiungono altri sistemi evoluti di risparmio energetico, allora sarà possibile ottenere una detrazione del 65%. Nei casi in cui, invece, si sostituisca solo la caldaia si otterrà una detrazione pari solo al 50% del costo sostenuto
- Nel caso in cui si installino le zanzariere sarà possibile richiedere un’agevolazione pari al 50% del costo sostenuto. Per poter ottenere questa detrazione sarà necessario che le zanzariere abbiano la così detta marcatura
L’Ecobonus, con l’aggiunta della detrazione per gli infissi, potrà essere richiesta:
- Dalle persone fisiche che siano proprietarie o vivano in affitto, così come i loro familiari conviventi fino ai parenti di terzo grado
- I titolari di partita Iva
- Le persone fisiche e le società che abbiano un reddito di impresa
- Gli enti non profit, oppure gli enti che non svolgano un’attività commerciale
- Le associazioni di professionisti
Detrazioni fiscali per la sostituzione di infissi con il bonus ristrutturazioni
Oltre all’Ecobonus, come si è già visto, sarà possibile ottenere una detrazione per la sostituzione degli infissi anche per le diverse ristrutturazioni. Il bonus ristrutturazioni consiste in una riduzione a livello di IRPEF del 50%, e su una somma massima di 96 mila euro, la quale non dipenderà, diversamente rispetto al precedente bonus, dalla riqualificazione di tipo energetico.
Possono rientrare tra gli interventi in grado di qualificarsi per il bonus ristrutturazioni quelli sicuramente indicati di seguito:
- Interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, sia per una casa sia per le aree comuni dei condomini
- Gli interventi di restauro e di risanamento conservativo
- I lavori di ristrutturazione che derivino dai danni causati dalle calamità naturali
- I lavori per l’aumento dei garage oppure dei posti d’auto
- Gli interventi che abbiano come scopo l’eliminazione delle barriere architettoniche, come, ad esempio, l’installazione di un montascale oppure di un nuovo ascensore
- Il montaggio di porte blindate, di cancelli, di vetrate antisfondamento e di tutti quei dispositivi che siano volti ad aumentare la sicurezza dell’edificio
- Tutti gli interventi che abbiano come obiettivo il miglioramento dell’efficienza energetica e dell’isolamento acustico dell’immobile. Proprio qui rientrano gli interventi per la sostituzione degli infissi, magari con infissi in PVC, molto più robusti ed efficienti da questo punto di vista
- I lavori per prendere quelle che sono misure antisismiche
- L’installazione dei corrimano
- I lavori per la bonifica dall’amianto dell’edificio
- I lavori per installare dei sistemi di rilevazione delle fughe di gas
- Gli interventi per migliorare o riparare gli impianti dedicati alla sicurezza domestica
Le detrazioni fiscali per la sostituzione degli infissi con il bonus specifico
Oltre ai bonus che sono già stati indicati, ne esiste uno specifico che si lega proprio alla sostituzione degli infissi. Il bonus infissi, infatti, è dedicato a coloro che abbiano la necessità di sostituire le finestre e gli infissi in generale. In particolare, nel caso del bonus infissi sarà possibile ottenere una detrazione IRPEF pari al 50% del costo che sarà stato sostenuto, arrivando a detrarre un massimo di 60 mila euro in totale. Richiedendo, invece, il bonus ristrutturazioni sarà possibile ottenere una detrazione sempre del 50% del costo sostenuto, ma si potrà arrivare fino ad un massimo totale di 96 mila euro.
Nel caso in cui si prendano in considerazione solo gli infissi sarà necessario un miglioramento relativo alla classe energetica dell’immobile, mentre nel caso in cui si consideri il bonus per le ristrutturazioni sarà possibile non prendere in considerazione anche la classe energetica. Sostituendo gli infissi con strutture migliori, come gli infissi in PVC, sarà possibile sicuramente migliorare quella che è la classe energetica di un immobile, soprattutto dal punto di vista dell’isolamento e della ridotta trasmittanza termica. Infatti, il PVC, diversamente, ad esempio, dall’alluminio, consente di evitare in modo efficiente che l’aria fredda entri in inverno, e che quella calda si introduca in estate.
Questo porterà non solo ad un generale miglioramento dal punto di vista dell’efficienza per la casa in questione, ma anche ad una riduzione dei costi, ad esempio quelli che si dovrebbero affrontare per il riscaldamento e per il condizionamento dell’aria durante il periodo estivo. Quindi, oltre a quello che sarà il classico bonus dato dalla detrazione, sarà anche possibile determinare un recupero del denaro speso evitando di pagare bollette troppo alte nel corso degli anni successivi all’intervento stesso. Gli interventi che consentiranno, in particolare di ottenere il bonus infissi saranno quelli seguenti:
- Sostituzione o rafforzamento delle grate per i serramenti
- Installazione di nuove serrature, anche per finestre e portefinestre
- Installazione dei rilevatori di apertura per finestre e portefinestre
- Installazione di sistemi di sicurezza, che possono comprendere vetri antisfondamento, tapparelle blindate e anche apposite saracinesche
- Sostituzione o sistemazione a livello dei davanzali
- Ampliamento degli infissi esterni
- Sostituzione degli infissi precedentemente esistenti
Detrazioni fiscali per la sostituzione di infissi: come effettuare la richiesta
Gli infissi, siano questi in materiale metallico oppure in PVC, potranno essere sostituiti con facilità, ma per recuperare una parte del costo sostenuto in fase di lavori sarà essenziale fare domanda per le detrazioni fiscali. Esistono alcune specifiche operazioni che potranno essere svolte per poter ottenere tali detrazioni fiscali. In primo luogo, la domanda potrà essere presentata in occasione della compilazione della dichiarazione dei redditi dell’anno successivo rispetto a quello nel quale siano stati realmente eseguiti i lavori di sostituzione.
Nel caso in cui si volesse richiedere il bonus ristrutturazioni, oppure l’Ecobonus sarà necessario avere una prova relativa alle spese che saranno state effettuate. In particolare, il costo dovrà essere pagato tramite bonifico bancario parlante, che potrà essere effettuato anche online, ma dovrà riportare le ragioni per le quali siano state effettuate le spese.
Inoltre, per il bonus ristrutturazioni sarà necessario indicare:
- La causale di versamento
- Il codice fiscale di chi abbia la necessità di beneficiare della detrazione per gli infissi e le ristrutturazioni in genere
Per quanto riguarda, invece, il bonifico parlante riservato all’Ecobonus sarà necessario indicare:
- Nella causale di versamento il fatto per il quale si tratti di interventi edilizi che abbiano come obiettivo il risparmio energetico. Ad esempio, si potrà indicare il fatto di aver sostituito gli infissi proprio con questo obiettivo
- Il codice fiscale del beneficiario dell’agevolazione fiscale
- La partita Iva o il codice fiscale dell’impresa oppure del professionista ai quali siano stati affidati i lavori
In alcuni casi, oltre al bonifico parlante, sarà necessario inviare anche una raccomandata con ricevuta di ritorno all’Asl di competenza. Questa servirà per indicare l’inizio dei lavori. Questo tipo di operazione è riservata solamente ad alcune situazioni, quindi sarà necessario controllare previamente la sua necessità. Dopo aver realizzati queste operazioni a livello preliminare, per richiedere le detrazioni fiscali che riguardino la sostituzione degli infissi, bisognerà anche indicare, in dichiarazione dei redditi:
- I dati catastali relativi all’abitazione nella quale siano stati installati i nuovi infissi
- I dati relativi all’atto di proprietà dell’edificio oppure dell’appartamento, oltre agli altri dati eventuali che potranno essere richiesti sempre in sede di dichiarazione dei redditi.
Tutta la documentazione utile alla dichiarazione dei redditi, e alla richiesta di detrazione per gli infissi, dovrà comunque essere conservata per almeno dieci anni.
Infine, esiste un ulteriore e ultimo passo da mettere in pratica: bisognerà, infatti, comunicare all’Enea la fine dei lavori. Tale comunicazione dovrà essere effettuata entro un tempo massimo di 90 giorni rispetto alla conclusione dei lavori stessi.
Detrazioni fiscali per la sostituzione di infissi: in conclusione
Come si è potuto vedere le detrazioni fiscali per la sostituzione di infissi possono essere richieste in diversi casi. A seconda delle situazioni sarà essenziale sottolineare come un lavoro di ristrutturazione si leghi proprio alla sostituzione degli infissi.
Questo perché in tanti fanno domanda anche per gli altri bonus, dall’Ecobonus al Bonus ristrutturazioni, ed è per questo motivo che gli infissi dovranno essere uno strumento o per rivalutare un determinato immobile, oppure per poterlo rendere maggiormente ecologico e performante da un punto di vista energetico. Bisogna anche ricordare come la sostituzione degli infissi non sia solo un mezzo grazie al quale si potrà riqualificare una determinata abitazione, ma anche uno strumento per poter ridurre notevolmente le spese di gestione nel medio e lungo periodo.
Infatti, la vita media di un infisso, ad esempio degli infissi in PVC è stimata intorno ai 25 anni. Se si pensa alla possibilità di ridurre gli sprechi in meno di dieci anni sarà già possibile ammortizzare completamente il costo che sarà stato sostenuto in origine. Questo potrà avvenire perché gli infissi in PVC consentiranno di ridurre l’introduzione di aria fredda in inverno, e di aria calda in estate, per il loro limitato indice di trasmittanza.
Riducendo gli scambi non voluti di aria rispetto all’esterno, sarà possibile utilizzare di meno il riscaldamento in inverno, e il condizionamento d’aria in estate. E siccome la bolletta del gas, e quella dell’elettricità, sono quelle maggiormente in grado di impattare sull’economia di una famiglia, si può comprendere quanto sia favorevole l’installazione di questi nuovi infissi in PVC. Quindi, in definitiva, decidere di cambiare i propri infissi con quelli realizzati in materiali sicuri e moderni, come il PVC, potrà essere una decisione ecologica ma anche economicamente favorevole, in grado, infine, di rivalutare anche il valore della casa stessa.