Ristrutturazioni Bagni Roma

Ristrutturazioni Bagni Roma

Se hai intenzione di ristrutturare il tuo bagno perché non puoi aspettare o magari semplicemente perché desideri rinnovarlo devi tenere conto di alcuni fattori determinanti, che incidono nella sua realizzazione.

La ristrutturazione può essere completa, può coinvolgere ogni elemento della stanza, quindi sanitari, tubi e piastrelle, oppure può essere parziale, cioè può includere interventi meno invasivi come la sola sostituzione dei sanitari senza cambiarne la disposizione e delle piastrelle.

Ecco tutto ciò che devi sapere su ristrutturazioni bagni Roma per ottenere migliori risultati, come e da dove iniziare e anche per avere un’idea sui costi da sostenere.

Ristrutturazioni Bagni Roma: quali permessi occorrono

In genere per la ristrutturazione del bagno non occorrono permessi, in quanto fanno parte dell’edilizia libera e rientrano negli interventi di manutenzione ordinaria. Si parla dunque di sostituzione sanitari, sostituzione piastrelle, vasca o box doccia, arredamento, sostituzione o riparazione degli impianti idrici.

Invece, nel caso gli interventi di ristrutturazione interessino totalmente il bagno, quindi gli impianti, la demolizione del massetto, il rifacimento di parte dell’impianto elettrico e vanno a trasformare o sostituire parti strutturali della casa si parla di interventi che rientra nella manutenzione straordinaria.

In questo caso c’è bisogno de tecnico, che può essere il geometra, l’ingegnere o l’architetto, che dovrà occuparsi di depositare al Comune la CILA, una pratica edilizia che consiste in una comunicazione redatta dal professionista che attesta la conformità dei lavori al regolamento edilizio comunale.

Se hai affidato i lavori di ristrutturazione bagno ad un’impresa occorrerà invece inviare al comune la SCIA, e sarà la stessa impresa ad occuparsene. Questo documento attesta la segnalazione di inizio attività. La SCIA è un documento che avvisa il comune dell’inizio lavori e va inviata dalla ditta in caso di interventi diretti a parti strutturali dell’edificio che potrebbero essere eseguiti nella ristrutturazione del bagno.

Ristrutturazioni Bagni Roma: fase dei lavori

Le fasi per la ristrutturazione totale di un bagno devono essere eseguite in successione logica e per rifarlo partendo da zero significa che bisogna provvedere anche agli impianti. L’esecuzione dei lavori e la loro successione non varia per qualsiasi bagno, qualunque siano le dimensioni. Ovviamente a variare sarà il costo della ristrutturazione bagno, più grande è la dimensione e maggiore sarà il costo al metro quadro. La fase lavori per la ristrutturazione bagno prevede:

  • Rimozione dei sanitari
  • Demolizione del bagno
  • Rifacimento dell’impianto idraulico
  • Rifacimento dell’impianto elettrico
  • Realizzazione massetto
  • Rifacimento intonaci
  • Posa in opera del pavimento
  • Tinteggiatura pareti del bagno
  • Posa dei sanitari, vasca o box doccia

Come è evidente, per ristrutturare un bagno è necessario l’intervento di diverse figure professionali come muratore, piastrellista, idraulico, elettricista ed imbianchino. Per svolgere i lavori senza intoppi e non doversi rivolgere a più professionisti la scelta migliore è quella di chiamare una impresa specializzata che disponga delle figure necessarie per portare a compimento la ristrutturazione.

Una ditta professionista a specializzata in ristrutturazioni esegue tutto con la massima precisione e ti consegnerà in breve tempo il bagno nuovo. Per scegliere chiedi preventivi a più aziende e confrontali, poi opta per quello che ti offre il miglior rapporto qualità-prezzo.

Ristrutturazioni Bagni Roma: rimozione sanitari e demolizione

La prima fase dei lavori di ristrutturazione del bagno prevede per prima cosa la predisposizione dell’attrezzatura necessaria per scaricare materiali nuovi e di risulta. Subito dopo si procede alla rimozione dei sanitari tra cui water, bidè, lavabo, piatto doccia e i miscelatori.

Per toglierli i professionisti si servono di strumentazioni specifiche come martello e scalpello, indispensabili per rimuovere lo strato di colla con cui sono attaccati al pavimento.

Successivamente si passa alla rimozione del pavimento e alla demolizione del massetto di sottofondo fino a 8/10 cm. Anche le piastrelle dalle pareti vengono eliminate e l’intonano viene scrostato. I lavori proseguono con la demolizione dell’impianto impianto idraulico e di quello elettrico.

Alla fine di questa fase di demolizione si provvede al carico del materiale di risulta, al trasporto e allo smaltimento in una discarica autorizzata.

Ristrutturazioni Bagni Roma: rifacimento impianto idraulico

Dopo aver ultimato le opere di demolizione del bagno è il momento della realizzazione dell’impianto idraulico. Per ristrutturare l’impianto idraulico le tubature privilegiate oggi sono quelle in pvc e polietilene ad alta densità.

E’ importante fornire a chi deve eseguire i lavori le schede tecniche dei sanitari scelti, in modo da posizionare in maniera corretta le tubature ed evitare brutte sorprese al momento dell’installazione.

L’impianto include il collettore, tubi, valvole, collegamenti acqua calda e fredda, contatori, rete di scarico, etc. In pratica, il professionista deve rifare nuovamente l’impianto idrico in modo da far arrivare acqua calda e fredda e deve provvedere anche ad installare un tubo che servirà per eliminare le acque nere che si riformeranno.

Il costo di un impianto idraulico viene calcolato sommando il numero di punti acqua necessari per realizzarlo e renderlo funzionale ed efficiente. Il professionista che svolge i lavori al termine della ristrutturazione dell’impianto deve rilasciare una documentazione che attesta la sua conformità alle norme vigenti (decreto Ministeriale n. 37 del 22/1/2008).

Ristrutturazioni Bagni Roma: impianto elettrico

Per una ristrutturazione totale del bagno è necessario intervenire anche sull’impianto elettrico. Per calcolare il costo del rifacimento dell’impianto elettrico devi contare i punti luce, quindi prese, interruttori, collegamento elettrico, ecc., che occorrono nella stanza per renderla efficiente.

Il costo complessivo dell’impianto sarà dato dalla somma del costo di ogni punto luce. Anche per la realizzazione di questo impianto è necessario affidare i lavori ad un professionista qualificato che sia anche autorizzato per rilasciare la documentazione di conformità.

Si tratta di un documento necessario ai fini della legge 46/90 che attesta la certificazione dell’impianto a norma. Questo documento così come gli altri devi conservarlo con cura ed esibirlo eventualmente quando necessario alle autorità competenti.

Ristrutturazioni Bagni Roma: rifacimento intonaco e massetto

Durante la demolizione delle piastrelle può accadere che l’intonaco si stacchi e occorre quindi ripristinarlo. Si tratta di un intervento necessario per livellare le pareti e riportare la superficie perfettamente liscia in modo da sovrapporre le nuove piastrelle.

Un modo per evitare il distacco dell’intonaco e risparmiare notevolmente potrebbe essere quello di incollare le nuove piastrelle su quelle vecchie, ottenendo così un considerevole risparmio di tempo e denaro. Bisogna però curare le finiture per evitare che siano visibili le piastrelle vecchie.

Prima del rifacimento degli intonaci si procede alla realizzazione del massetto di sottofondo con sabbia e cemento per coprire gli impianti. Il sottofondo deve essere spianato e lavorato per poter posare il pavimento. A questo punto si provvede alla rasatura degli intonaci per rendere le pareti il più possibile lisce e favorire una posa corretta delle piastrelle.

Ristrutturazioni Bagni Roma: rifacimento massetto e posa pavimento

Dopo aver provveduto al rifacimento del massetto si procede con la posa del pavimento e del battiscopa, in cui potrai sbizzarrirti nella scelta.

Per la scelta del pavimento puoi veramente trovare di tutto e a pressi anche accessibili se non hai un budget elevato da spendere. In commercio trovi piastrelle in PVC, molto resistenti e di facile manutenzione, ma anche la resina negli ultimi tempi è di tendenza e questo materiale assicura effetti finali davvero straordinari.

Perfetto è anche il pavimento in laminato, anche questo materiale di forte tendenza per le sue caratteristiche di resistenza e durata nel tempo.

Se cerchi qualcosa di più prestigioso puoi optare per il marmo, materiale eccellente e che ti offre la possibilità di creare effetti scenografici nel bagno. Dopo la posa in opera del pavimento del bagno si procede con la posa delle piastrelle del bagno, e successivamente con la stuccatura dei giunti e la pulizia finale.

Anche nel caso della posa del pavimento e delle piastrelle bisogna rivolgersi ad un piastrellista esperto, che sia capace di garantire una posa impeccabile e senza dislivelli. E’ importantissimo che il pavimento sia posato alla perfezione, ne va del prestigio del bagno.

Ristrutturazioni Bagni Roma: fase di tinteggiatura

Una volta ultimati i lavori riguardanti pavimento e piastrelle è il momento della tinteggiatura. Anche in questo caso bisogna rivolgersi ad un professionista esperto, che sia in grado di consigliare oltre che il colore anche la qualità migliore di tinta per resistere all’umidità del bagno.

Oggi in commercio sono disponibili prodotti all’avanguardia e in grado di soddisfare qualsiasi esigenza. Esistono anche dei sottofondi speciali che vanno applicati per garantire pareti sempre perfette e senza traccia di umidità.

La presenza di vernici e smalti appositamente studiati per ogni esigenza permette di risolvere qualsiasi problema e di ottenere nell’ambiente l’effetto desiderato. Grazie all’ampia gamma di colori e alle sfumature che si possono ottenere è possibile tinteggiare la stanza da bagno nel tono preferito e adeguarlo allo stile a cui desideri ispirarti.

Per rendere l’ambiente confortevole puoi creare accostamenti deliziosi e decori particolari secondo le tendenze che renderanno il tuo bagno ancora più bello.

Ristrutturazioni Bagni Roma: idee e consigli

Nella ristrutturazione bagni Roma ci sono alcuni elementi da tenere in alta considerazione. Primo fra è la dimensione del bagno, poi vi sono le misure dei sanitari, che devono essere delle dimensioni giuste per poter essere collocati nella stanza. Creare armonia nelle proporzioni è la condizione di base per dare vita ad un ambiente elegante e confortevole, quindi presta attenzione a questi due dettagli.

Per realizzare una ristrutturazione che dia al tuo bagno una ventata di novità una delle cose da fare è rinnovare gli infissi o ripararli se sono in cattive condizioni, mentre fondamentale è il cambio della rubinetteria, delle vetrate per il box doccia. Puoi scegliere quelle in vetro o in cristallo per conferire all’ambiente un tocco di classe.

Per quanto riguarda gli arredi anche nel bagno non possono mancare delle scaffalature o degli armadietti per conservare prodotti e biancheria, utilissimi per mantenere la stanza in perfetto ordine. Per essere funzionali non devono essere altissimi, ma facili da raggiungere per riporre ogni cosa, e di materiali resistenti e di facile manutenzione.

Occhio allo stile per creare armonia con gli altri elementi e anche con la tinteggiatura. Se desideri creare un bagno moderno scegli arredi dalle linee essenziali, minimal, mentre se vuoi qualcosa di più romantico opta per lo shabby chic, ultimamente molto in voga. Anche i richiami vintage nel bagno sono molto apprezzati e stanno bene anche collocati in mezzo ad elementi moderni, un contrasto piacevole e di sicuro effetto.

Ristrutturazioni Bagni Roma: quali sono i costi

Un aspetto da tenere in considerazione nelle ristrutturazioni bagni Roma sono i costi. Sono diversi i fattori che incidono nella spesa finale, ma è comunque possibile farsi un’idea facendo riferimento ai costi standard di alcune operazioni. Tieni presente che variano da impresa a impresa, e tutto può essere stravolto dai costi dei materiali e dei rivestimenti scelti per la ristrutturazione bagno.

I prezzi medi che richiedono i professionisti per svolgere lavori legati alla ristrutturazione del bagno partendo da zero oscillano fra gli 800€ e i 1000€ al mq, compreso di sanitari, piastrelle e pavimenti standard. Per avere un’idea, ecco in mq quanto potrebbe venire a costare la ristrutturazione del bagno con sanitari e finiture standard:

  • Bagno di 3 mq 400€ – 3000€
  • Bagno di 4 mq 200€ – 4000€
  • Bagno di 5 mq 000€ – 5.000€
  • Bagno di 6 mq 800€ – 6.000€

I costi sono ovviamente puramente indicativi, tuttavia consentono di avere un’idea di riferimento sulle spese da affrontare. Se richiedi ad un’impresa di eseguire i lavori devi sempre prima specificare il budget entro il quale desideri mantenerti e farti redigere un preventivo con tutte voci e relativa spesa.

I costi dipendono anche, come hai visto, dalla dimensione del bagno, che potrebbe variare da piccolo a medio a molto grande, dalla dimensione degli impianti, dalla tipologia di rubinetteria, sanitari, docce o vasche che desideri installare. Per avere un’idea ancora più precisa sui singoli costi ecco una tabella a cui puoi fare riferimento:

  • Demolizione e rifacimento massetto da 30€ al mq
  • Rifacimento impianto idrico – da 180€ per punto acqua
  • Rifacimento impianto elettrico da 50€ per punto luce
  • Rifacimento intonaco- da 15€ al mq
  • Posa pavimento e piastrelle – dai 25€ al mq
  • Tinteggiatura pareti – da 15€ al mq
  • Posa in opera dei sanitari – da 50€ ad elemento
  • Posa vasca e box doccia – da 80€ a 150€

Se vuoi risparmiare chiedi più preventivi e approfitta delle detrazioni fiscali che ti permetteranno di ammortizzare i costi nel corso del tempo.

Ristrutturazioni Bagni Roma: detrazioni fiscali

E’ possibile usufruire delle detrazioni fiscali per interventi di ristrutturazione del bagno. Negli interventi che consentono di ottenere le detrazioni fiscali del 50% rientrano quelli di manutenzione straordinaria mentre sono esclusi gli interventi di manutenzione ordinaria.

Di conseguenza, rientrano nelle detrazioni la sostituzione della vecchia tubatura, il rifacimento dell’impianto idrico o l’intera realizzazione di un bagno nuovo. Inoltre, vi sono anche dei casi specifici in cui anche gli interventi di manutenzione ordinaria possono usufruire delle agevolazioni fiscali.

Ad esempio, rientra nel bonus il rifacimento degli impianti per casi in cui la sostituzione è assolutamente necessaria. Nell’ambito di questo tipo di intervento rientrano nelle agevolazioni anche i sanitari, le piastrelle, la rubinetteria, che di solito fanno parte della manutenzione ordinaria.

In questo caso puoi anche inserire il box doccia che preferisci e farlo rientrare nelle spese per le quali desideri chiedere le detrazioni fiscali.

Per riassumere, se i lavori di manutenzione ordinaria vengono effettuati in contemporanea con quelli di manutenzione straordinaria possono usufruire anch’essi del bonus e quindi puoi richiedere le agevolazioni.

Anche le ristrutturazioni che mirano all’abbattimento delle barriere architettoniche con il montaggio di sanitari rialzati e ogni altro intervento che favorisce la deambulazione delle persone portatrici di handicap sono soggetti a detrazioni fiscali.

Per ottenere le agevolazioni occorre però essere in regola con tutte le documentazioni previste dalla legge.

Ristrutturazioni Bagni Roma: come usufruire delle detrazioni

Come detto prima, per usufruire delle detrazioni fiscali tutta la documentazione deve essere in regola e bisogna anche seguire un preciso iter per averne diritto.

Per ottenere la detrazione del 50% devi inoltrare la richiesta, da fare dopo il pagamento, e devi essere in possesso dei seguenti document:

  • La fatture di acquisto dei beni
  • La ricevuta del bonifico
  • La ricevuta della transazione
  • Il documento che certifica l’addebito sul conto corrente
  • Inserire le spese nel 730 o nel Modello Unico

E’ dunque obbligatorio effettuare i pagamenti dei lavori tramite bonifico bancario. Nella causale del versamento deve essere specificato il riferimento alla normativa, contenuta nell’articolo 16 -bis del Dpr 917/1986.

Sempre nella causale del versamento bisogna anche indicare il codice fiscale del beneficiario della detrazione e del beneficiario del pagamento oppure la sua partita Iva visto che si tratta di un’impresa.

Inoltre, è necessario indicare anche i riferimenti delle persone coinvolte nella ristrutturazione, quindi oltre ai proprietari anche la ditta che svolge i lavori.

A questo punto bisogna delineare con estrema precisione il quadro dei lavori di ristrutturazione che possono beneficiare delle detrazioni e specificare quali ne sono invece esclusi.

Come vengono rimborsati i benefici? Considerato che il tetto massimo di spesa è 9.600 euro, l’Agenzia delle Entrate restituisce il 50 % in detrazioni Irpef. I rimborsi non vengono effettuati sul conto ma vengono restituiti detraendoli dalle tasse future in rate annuali nell’arco di 10 anni.

 

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Ristrutturazione bagno ecco come riconoscere un buon preventivo

Ristrutturazione bagno ecco come riconoscere un buon preventivo

La ristrutturazione del bagno richiede elevata professionalità per essere eseguita alla perfezione. Per questo bisogna rivolgersi all’impresa giusta, che faccia un preventivo corretto, in modo da sapere quali sono le spese da affrontare. Vediamo di seguito come fare per riconoscere quando un preventivo può ritenersi affidabile.

Come riconoscere un preventivo di qualità

Un preventivo corretto e ben fatto implica la professionalità dell’azienda che potrebbe essere quella giusta per rifare il bagno. Ma come riconoscere l’affidabilità e la serietà del preventivo? Per cominciare, chiunque lo faccia, deve prima di tutto venire sul posto per fare un sopralluogo.

Questa fase è determinante per prendere le misure del bagno e individuare le opere da eseguire. Una volta fatto il sopralluogo, il professionista o l’impresa redige un preventivo che è articolato come segue:

  • Computo metrico – si tratta di un documento in cui vengono indicati quantità e prezzi delle singole operazioni da eseguire
  • Capitolato – consiste nella descrizione degli interventi da fare
  • Contratto – indica termini e condizioni di pagamento, tempi di consegna, penali, ecc.

Il preventivo va dunque analizzato e valutato prendendo in considerazione ogni singola voce con relativi costi.

Prezzi delle singole voci del preventivo ristrutturazione bagno

Per confrontare i preventivi bisogna conoscere i prezzi delle singole voci riguardanti il rifacimento bagno.

Lavoro Prezzo / Costo
Rimozione sanitari e demolizione completa del bagno da 20€ al mq
Impianto idraulico da 180€ per punto acqua
Impianto elettrico da 30€ per punto luce
Realizzazione massetto e rifacimento intonaco da 25€ al mq
Posa del pavimento e delle piastrelle dai 20€ al mq
Tinteggiatura pareti da 15€ al mq
Posa in opera dei sanitari da 50€ ad elemento
Posa vasca e box doccia da 80€ a 150€

Per ottenere i costi complessivi della ristrutturazione bagno chiedi un preventivo alle varie imprese della tua zona e confrontali per poter scegliere quella migliore per eseguire i lavori.

Nel computo metrico quantità e prezzi

Il computo metrico, come detto prima, è un documento contenente nel dettaglio quantità, prezzo unitario di ogni singola voce e prezzo complessivo. Ecco un esempio di come potrebbe essere articolato un impianto idraulico per rifare un bagno in un computo metrico:

Computo Metrico Impianto idraulico Bagno Quantità Prezzo Unitario Prezzo Totale
Punti Acqua 5 punti 180€ / punto 720€
Collettore 1 200 cad 200€
Opere Murarie 8 ore 30€ / ora 240€
Totale (senza IVA) 1.160€

 

Come si evince da questo documento, è indispensabile effettuare un sopralluogo per poterlo redigere.

Cosa contiene il capitolato per rifare un bagno

Nel capitolato vengono descritti nel dettaglio tutti gli interventi che sono necessari per il rifacimento del bagno. In questo documento, che può essere word o in pdf, vengono anche indicati i materiali che vengono utilizzati per realizzare le opere e i rivestimenti. Le voci che sono indicate nel computo vengono descritte in modo dettagliato nel capitolato, come segue:

  • Demolizione bagno e rimozione sanitari
  • Rifacimento impianto elettrico ed idraulico
  • Rifacimento del massetto e degli intonaci
  • Posa in opera di piastrelle e pavimento
  • Imbiancatura di soffitto e pareti
  • Posa dei nuovi sanitari, box doccia e/o vasca

Esempi e prezzi di preventivo per rifare un bagno completo

Per avere un’idea più chiara dei costi ecco alcuni esempi di preventivi per ristrutturare un bagno completo da zero di diverse misure e formati:

  • Bagno di 3mq piccolo
  • Bagno di 5mq lungo e stretto
  • Bagno di 6mq quadrato
  • Bagno di 7mq grande

Gli interventi da eseguire per tutti questi preventivi sono quelli di cui abbiamo parlato nel paragrafo precedente. Quello che cambia fra i vari bagni sono i metri quadri e le quantità di punti acqua dell’impianto idraulico.

Esempio preventivo per un bagno piccolo di 3 mq

Un bagno piccolo di 3mq si compone di sanitari essenziali, come wc, bidet e lavandino e una doccia con un piatto 70×70. I punti luce sono uno sullo specchio, uno sul soffitto e una presa elettrica.

Preventivo rifacimento bagno 3 mq

  • Rimozione sanitari vecchi, demolizione pavimento, rivestimento, tubi e scarichi
  • Rifacimento dell’impianto idraulico che comprende collettore acqua calda e fredda e 4 punti acqua
  • Impianto elettrico con 5 punti luce
  • Opere murarie per un massetto di 3 mq e intonaco pareti per 15 mq circa
  • Posa di 3 mq pavimento e circa 15 mq di piastrelle con altezza di 2 m su ciascun lato
  • Imbiancatura pareti e soffitto per 6 mq
  • Posa dei sanitari e doccia con box

Il costo della ristrutturazione completa va da 3.400€ a 4.600€ compreso sanitari e finiture commerciali.

Esempio preventivo per un bagno stretto e lungo di 5 mq

In un bagno di 5 mq lungo e stretto bisogna trovare la giusta disposizione dei sanitari. In genere la scelta ideale è quella di disporli in fila e posizionare in fondo la vasca o la doccia.

Preventivo rifacimento bagno 5 mq

  • Rimozione sanitari vecchi, demolizione pavimento, piastrelle, tubi e scarichi per circa 30 mq
  • Rifacimento impianto idraulico costituito da un collettore acqua calda e fredda e 4 punti acqua
  • Impianto elettrico con 6 punti luce
  • Rifacimento massetto per 5 mq e intonaco pareti per circa 25 mq
  • Posa pavimento di 5 mq e piastrelle per circa 18 mq e alti 2 m su ogni lato
  • Imbiancatura pareti e soffitto per 10 mq
  • Posa dei sanitari e doccia con box

Il costo della ristrutturazione completa va da 5.200€ a 5.800€ compreso sanitari e finiture commerciali.

Esempio preventivo per un bagno quadrato di 6 mq

In questo tipo di bagno la posizione della porta può influire nella disposizione dei sanitari, vasca e doccia. Nell’esempio il bagno è ampio e c’è la vasca, i punti acqua sono analoghi ai precedenti, mentre vi sono in più 4 faretti a soffitto.

Preventivo rifacimento bagno 6 mq

  • Rimozione sanitari vecchi e demolizione pavimento, rivestimento, tubi, scarichi
  • Rifacimento dell’impianto idraulico costituito da un collettore acqua calda e fredda e 4 punti acqua
  • Impianto elettrico per 9 punti luce
  • Rifacimento massetto di 6 mq e intonaco pareti per circa 30 mq
  • Posa pavimento di 6 mq e 20 mq di piastrelle pareti fino a 2 m per ogni lato
  • Imbiancatura pareti e soffitto per 10 mq
  • Posa dei sanitari e doccia con box

Il costo della ristrutturazione completa va da 6.100€ a 8.500€ compreso sanitari e finiture commerciali.

Esempio preventivo per un bagno di 7 mq o più

In un bagno di minimo 7 mq, o in uno più grande anche di 8 o 10 mq calcolare i costi non è semplice, anche perché ci si può sbizzarrire nella ristrutturazione creando soluzioni ad oc, specifiche per le più svariate esigenze. In alcuni casi è anche possibile installare nella stessa stanza sia doccia che vasca, oppure un lavandino doppio, o addirittura spazi interni separati. Ecco un esempio.

Preventivo rifacimento bagno 7 mq

  • Rimozione vecchi sanitari e demolizione massetto, piastrelle, tubi e scarichi per almeno 30 mq di superficie
  • Impianto idraulico costituito da un collettore acqua calda e fredda e 5 punti acqua
  • Impianto elettrico con 12 punti luce
  • Opere di muratura per rifacimento massetto di 7 mq e intonaco pareti per circa 35 mq
  • Posa pavimento per 7 mq e di piastrelle per circa 20 mq e 2 m di altezza su ciascun lato
  • Imbiancatura pareti e soffitto per 12 mq
  • Posa dei sanitari, doccia con box e vasca

Il costo della ristrutturazione completa di un bagno di dimensioni da un minimo di 7 a 10 mq va da 6.900€ a 13.500€ compreso sanitari e finiture commerciali.

Offerte e preventivi a confronto per ristrutturazione bagno Milano e Roma

Confrontando le varie proposte su ristrutturazione bagno non ci sono divari enormi rispetto ai costi medi, e questo vale sia per Milano che per Roma. In genere in entrambe le città i prezzi per rifare un bagno vanno dagli 800€ ai 1.200€ al mq.

E’ bene tenere sempre presente che il costo finale del prezzo per la ristrutturazione di un bagno è soggetto a variazioni soprattutto a seconda dei sanitari scelti e delle finiture eseguite. Di conseguenza, rifare un bagno a Milano e a Roma può costare la stessa cifra ma può variare enormemente se le finiture scelte sono diverse. Le varie voci vanno quindi valutate con molta attenzione e nei minimi particolari. Inoltre, nel costo finale di una ristrutturazione bagno bisogna tenere conto dei costi della manodopera, e nel caso di Milano costa di più rispetto che a Roma, con uno scatto di almeno il 5% o il 10%.

Come ottenere un preventivo rifacimento bagno online

A prescindere da quale siano le dimensioni del tuo bagno vale la pena chiedere un preventivo di ristrutturazione online. Confrontare più preventivi e valutare diverse imprese prima di scegliere consente di risparmiare.

Non esitare a chiedere un preventivo online gratuito e senza impegno per il rifacimento del tuo bagno, otterrai una risposta dai migliori esperti della tua zona che dopo un sopralluogo ti proporranno un preventivo corretto.

 

 

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Rifacimento tetto in legno, acciaio o cemento, quanto costa al mq?

Rifacimento tetto in legno, acciaio o cemento, quanto costa al mq?

 

Il rifacimento del tetto di un’abitazione o di una struttura condominiale rientra negli interventi più costosi di ristrutturazione edilizia. Prima di iniziare i lavori bisogna scegliere con quale materiale si vuole rifare il tetto, che può essere in legno, in cemento o in acciaio.

Inoltre, ancor prima di passare ai costi del rifacimento tetto bisogna tenere presente cosa dice la normativa di riferimento, ovvero il Decreto Legislativo n. 311 del 29 Dicembre 2006 entrato in vigore il 2 Febbraio 2007, e alla modifica apportata dal D.lgs 192 del 2005 “Attuazione della direttiva 2002/91/CE, riguardante il rendimento energetico nell’edilizia.

Il decreto prevede la coibentazione obbligatoria del tetto, o di un lastrico solare, e di tutti gli interventi di manutenzione straordinaria sul rivestimento finale dell’edificio. L’intervento di coibentazione deve essere eseguito nel rispetto delle linee guida riguardanti la prestazione energetica degli edifici e le limitazioni di trasmittanza termica.

E’ importante sapere anche che la normativa prevede anche i lavori di bonifica nel caso il tetto sia in amianto o in eternit. Per saperne di più sul rifacimento tetto, materiali e costi continua a leggere l’articolo di approfondimento.

Rifacimento del tetto costi al mq

Avere una visione chiara dei costi del rifacimento del tetto è importante per sapere la spesa da affrontare. Ecco di seguito una tabella con le voci di costo principali:

 

Costo rifacimento tetto Costo medio al mq
Costi struttura del tetto
Tetto in legno 130€ – 180€ al mq
Tetto in alluminio Meno di 80€ al mq
Tetto in cemento armato  100€ al mq
Costi copertura del tetto in tegole
Tegole in pietra (ardesia, lose, beole, chianche) Fino a 50€ al mq
Tegole in cemento 20€ al mq
Tegole in laterizio, pvc, lastre di fibro cemento 10€ al mq
Costi pannelli coibentati e ventilazione tetto
Ventilazione del tetto 70€ – 100€ al mq
Pannello coibentato 8€ – 10€ al mq

 

Si tratta ovviamente di costi medi a cui bisogna aggiungere quelli riguardanti la sicurezza, i ponteggi, lo smaltimento del tetto precedente e tutto ciò che rientra nei lavori per rifare il tetto. Per sapere i costi finale è indispensabile chiedere un preventivo che l’impresa farà dopo aver fatto un sopralluogo.

Fattori che incidono sul prezzo di un tetto

Sono tre i fattori principali che incidono sul prezzo,struttura, copertura e rivestimento. Qualunque sia la tipologia di tetto scelta è sempre consigliabile fare la coibentazione del tetto, come richiesto dalla normativa vigente.

Nei costi finali incidono anche quelli per i ponteggi, per la sicurezza del cantiere, per lo smaltimento dei materiali che variano in base all’intervento da eseguire.

Per capire i costi effettivi del rifacimento tetto è dunque fondamentale contattare più imprese che proporranno diversi preventivi dopo aver fatto il sopralluogo.

Come rifare struttura e copertura del tetto

Per rifare un tetto e avere un’approssimativa dei costi al mq bisogna tenere in conto che è realizzato da:

  • Struttura portante – indispensabile per sostenere il tetto, può essere realizzata con legno, acciaio o cemento armato.
  • Copertura tetto – include anche il rivestimento del tetto, che può essere ultimato con tegole canadesi, portoghesi, coppi, lastre ecologiche in fibrocemento e altre soluzioni di ultima generazione.

Nel conto complessivo bisogna considerare, oltre ai costi per la struttura portante e la copertura, anche quelli per realizzare, nel caso sia necessario, la ventilazione del tetto, mentre la coibentazione per legge è obbligatoria. E’ consigliabile chiedere un preventivo gratuito per individuare la migliore soluzione.

Quanto costa la ventilazione del tetto e perché farla?

Nel rifacimento del tetto la coibentazione è obbligatoria, ma anche la ventilazione è importante. L’intervento di coibentazione consiste in un cappotto termico che viene applicato sulle pareti esterne, al fine di isolare due sistemi con condizioni ambientali diverse. Scopo del cappotto termico è quello di impedire lo scambio di calore o di onde sonore e viene eseguito con materiali come cellulosa, lana di vetro, lana di roccia, fibro ceramica.

Invece, la ventilazione del tetto indica una tecnica specifica di costruzione che prevede una camera di ventilazione che, in base alla norma UNI 9460, non deve essere più piccola di 550cmq per metro di larghezza della falda. La camera viene realizzata fra il materiale coibentante e la copertura del tetto per consentire all’aria di circolare correttamente per proteggere dal caldo estivo ed evitare le condense in inverno.

In media il costo per un tetto ventilato è di circa 70-110 euro al mq, costi che riguardano però solo le opere necessarie per la coibentazione e la ventilazione del tetto e non il materiale. Per avere un’idea precisa è comunque sempre consigliabile chiedere un preventivo.

Costi al mq e vantaggi del tetto in legno

In genere quando si parla di rifacimento del tetto in legno si indica il tetto a due falde in legno lamellare, un tipo di legno composto da tavole incollate a pressione. Nonostante il suo spessore limitato assicura i vantaggi del legno massiccio, quindi è traspirante, garantisce isolamento termico ed è più leggero.

Il tetto in legno ha anche altri vantaggi, ha infatti un ottimo isolamento acustico, non possiede il ponte termico che fa disperdere il calore all’esterno ed ha un’eccezionale resa estetica. Permette anche di usufruire delle detrazioni per il risparmio energetico e in alcuni casi può anche essere incluso nella categoria di bioedilizia. Per avere un’idea sui costi basta prendere come esempio il rifacimento di un tetto in legno ventilato e coibentato di 150 mq di superficie che costa all’incirca 22.000€ e comprende:

  • Tetto in legno lamellare di abete a falde con travi trattate con antimuffa, antitarlo e ancoraggi zincati.
  • Parte coibentante e ventilata realizzata con un materiale termico isolante di circa 6 cm e una guaina traspirante.
  • Fornitura e posa in opera di tegole portoghesi, inclusi di colmi, diagonali e tutto quanto occorre per la copertura del tetto.
  • Fornitura e posa in opera di grondaie e tubi discendenti in rame.

In base a questo preventivo possiamo notare che il costo per il rifacimento di un tetto in legno è di circa 150€ al mq.

Costi al mq e vantaggi del tetto in alluminio

In genere il tetto in alluminio per le abitazioni è poco utilizzato per il suo ridotto isolamento termico e acustico. Inoltre, non ha una gradevole resa estetica, anche se indubbiamente è molto resistente e veloce da eseguire.

Solitamente richiesto per realizzare tetti per capannoni e costruzioni industriali, è più economico rispetto ad altre soluzioni e il costo è di circa 80€ mq.

Costi al mq e vantaggi del tetto in cemento armato

Il tetto in cemento armato è quello tradizionale, che generalmente viene realizzato in tutte le costruzioni, ha il vantaggio di essere facile e veloce da costruire e una resistenza decisamente più lunga rispetto ad altre soluzioni. Una delle nuove soluzioni in edilizia civile è il tetto a falde in cemento armato, solitamente realizzato con manto a vista impermeabilizzato con guaina bituminosa. Gli strati per fare questo tetto prevedono:

  • Struttura in cemento armato
  • Copertura del fondo con primer
  • Stesura dell’isolante termico
  • Manto impermeabile a vista

Questa procedura consente di ottenere un isolamento termico elevato in rapporto allo spessore della membrana traspirante e dell’isolante. In media per rifare un tetto in cemento armato il costo si aggira attorno alle 100€ al mq. Ad ogni modo, per sapere meglio il prezzo finale bisogna rivolgersi ad un professionista che dopo un sopralluogo farà un preventivo.

Tipologie, materiali e costi di coperture per il tetto

Dopo aver scelto la struttura del tetto bisogna occuparsi della copertura. Per quanto riguarda le tegole ne esistono diversi tipi e forme, da scegliere in base alle preferenze.

Quelle portoghesi ha un lato piatto e uno curvo, quelle canadesi sono piatte, quelle a coppo sono ondulate, quelle embrici sono piane. Le tegole possono essere realizzate con materiali differenti come cemento, laterizio, pietra, plastica, fibrocemento ecologico.

Le tegole più economiche sono quelle in laterizio, pvc o in fibrocemento ecologico, reperibili anche a 10€ al mq, mentre quelle più costose sono quelle in pietra che possono arrivare anche a 50€ al mq. Invece, un prezzo medio hanno quelle in cemento che si aggirano attorno ai 20€ al mq.

Rifacimento tetto con le detrazioni fiscali

Nelle detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie vi rientra anche il rifacimento del tetto. La detrazione è  del 50% per 10 anni fino a 96.000€ di spesa. In più, se si tratta di tetto in legno, si può accedere alla detrazione per il risparmio energetico del 50% viste le sue proprietà di isolamento termico.

Come rifare il tetto spendendo poco

Dopo aver letto tutte queste informazioni è possibile scegliere anche i materiali giusti per rifare un tetto spendendo poco. Il tetto più economico risulta essere quello in cemento armato con copertura in tegole portoghesi classiche in pvc, laterizio o in fibrocemento.

Per risparmiare fino al 50% sul costo del tetto bisogna sfruttare le detrazioni fiscali, ma altrettanto importanti sono i preventivi, che devono essere più di uno e devono essere confrontati.

Chiedi un preventivo gratuito per rifare il tetto alle imprese della tua città e confrontali per scegliere quello migliore.

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Guida alla ristrutturazione: come scegliere gli infissi

Guida alla ristrutturazione: come scegliere gli infissi

 

La ristrutturazione di una casa richiede diversi tipi di interventi, ed uno di quelli sicuramente più richiesti riguarda la sostituzione degli infissi. Scegliere gli infissi migliori per la propria casa può non essere semplice, e se alcuni fattori, come il budget a disposizione oppure l’arredo, possono incidere profondamente sulla scelta, in altri casi possono rimanere alcuni dubbi in merito, ad esempio, al materiale che dovrà essere utilizzato.

 

Bisogna sicuramente sapere come attualmente sarà ancora possibile ottenere una riduzione per la sostituzione degli infissi grazie al Bonus Ristrutturazioni, che consente, quindi, di ricevere un rimborso per i lavori che siano stati realizzati.

 

Tuttavia, pur conoscendo la possibilità di ottenere il bonus, sarà sempre necessario fare una scelta oculata per i nuovi infissi. Ecco perché, quindi, solo conoscendo tutti gli elementi più importanti legati all’installazione di un nuovo infisso sarà possibile scegliere consciamente.

 

Scegliere nuovi infissi, gli aspetti generali

 

A livello generale la scelta per i nuovi infissi è tutt’altro che semplice. Tuttavia, nonostante questa possa essere costellata da difficoltà, esistono dei parametri che potranno aiutare nella scelta stessa, e tra questi si ricordano sicuramente quelli indicati di seguito:

 

  1. La necessità di luminosità

 

Una stanza che abbia una maggiore necessità di luminosità, come una cucina, oppure un’area dedicata allo studio, dovrà vedere l’installazione sicuramente di infissi che possano garantire questo aspetto. Si punterà, quindi, sulla luminosità prima di tutto.

 

  1. La necessità di isolamento

 

L’isolamento termico, ma anche quello acustico, sono elementi essenziali per chi voglia avere maggiore comfort nella propria casa. A seconda della posizione della casa, della presenza di strade nelle vicinanze, e anche di attività aperte al pubblico, si sceglieranno i propri infissi in modo più o meno orientato vero l’isolamento.

 

  1. La necessità di sicurezza

 

La sicurezza può essere intesa sotto diversi punti di vista. Innanzitutto, prendendo in considerazione la tutela della famiglia rispetto alle intrusioni esterne. Nuovi infissi potranno dare maggiormente questa sicurezza. Inoltre, la sicurezza potrà estendersi anche alla tutela della famiglia rispetto agli elementi esterni, come le intemperie.

 

Quindi, una famiglia che si appresti a ristrutturare la propria casa, o una casa appena acquistata, dovrà cercare di capire quanto e come questi diversi aspetti abbiano incidenza sulla scelta finale.

 

La scelta degli infissi per la luminosità

 

Il primo aspetto che si è indicato è legato alla luminosità delle stanze. Spesso, infatti, si sottovaluta l’importanza di una stanza che abbia la giusta luminosità, e ci si concentra soprattutto sull’arredo.

 

Invece, scegliere una finestra o una portafinestra che consenta di accedere alla giusta luminosità avrà davvero tanti effetti positivi, ad iniziare dalla qualità della vita. Infatti, la giusta luminosità consentirà agli abitanti della casa di dormire meglio e anche di svegliarsi in modo molto più naturale.

 

Allo stesso modo, la luminosità corretta in casa consentirà a chi vi lavori o studi di non stancare la vista e di non avere quelli che possono essere i problemi collaterali legati alla scarsa luminosità nelle attività di studio e lavoro, come il fatto di dover iniziare a portare gli occhiali, o di assumere posizioni scorrette.

 

Tutti questi elementi si potranno tradurre, inoltre, in un generale miglioramento nel tono dell’umore per gli abitanti di una determinata casa, e quindi, anche nel miglioramento della produttività durante la vita di tutti i giorni.

 

Per poter garantire la massima luminosità naturale scegliendo i propri infissi in PVC o in altro materiale, si dovranno scegliere strutture particolari, come le finestre e le portefinestre. Le migliori saranno quelle che saranno posizionate in modo strategico per fare entrare la luce. Ovviamente, anche i vetri avranno, oltre ai serramenti, un ruolo essenziale sotto questo aspetto, e si dovranno scegliere quelli più adatti all’ambiente della casa.

 

La scelta degli infissi per l’isolamento

 

Tra gli aspetti essenziali per la scelta dei propri infissi è stato indicato anche l’isolamento, primo fra tutti, l’isolamento termico. Una casa che non abbia il giusto isolamento, infatti, non sarà comoda e porterà anche a spendere molto.

 

Durante l’anno, infatti, sarà necessario spendere tanto sia per il riscaldamento sia per il raffreddamento delle diverse stanze. Ma questo non accadrà nel caso in cui si sia scelto un buon materiale per i propri infissi, come il PVC. Infatti, il PVC è in grado di isolare in modo ottimale l’ambiente dall’esterno, sia per il caldo sia per il freddo.

 

Lo stesso accade per quanto riguarda il rumore. Il traffico, ma anche la presenza di un locale, oppure di attività produttive nelle vicinanze della propria casa possono essere elementi davvero invalidanti. Un buon infisso in PVC consentirà di isolare la propria casa anche da un punto di vista acustico.

 

Questi due elementi, inoltre, daranno la possibilità dopo la ristrutturazione di rivalutare economicamente tutta la casa, che sarà considerata di valore superiore in quanto più abitabile e più confortevole. Per approfondire ulteriormente questi aspetti legati all’isolamento, sarà necessario valutare quali elementi possano garantire di raggiungere il livello sperato di riduzione del rumore e delle escursioni termiche.

 

  1. Isolamento termico e telaio

 

Per ottenere il massimo isolamento termico, e quindi per scegliere gli infissi nuovi durante una ristrutturazione della propria casa, bisognerà considerare alcuni aspetti, come il telaio con il quale si monteranno gli infissi stessi.

 

In particolare il telaio dovrà essere in grado di assicurare il minimo scambio d’aria tra l’esterno e l’interno della casa. Quindi, il telaio dovrà essere di ottimi materiali, ed è per questo motivo che si consigliano, sopra tutti gli altri, soprattutto gli infissi in PVC, che danno la possibilità di isolare al massimo l’ambiente domestico dall’esterno, sia in inverno sia in estate.

 

  1. Isolamento termico e messa in opera

 

Ovviamente, anche con ottimi materiali si potrà avere una pessima, o un’ottima, messa in opera. È un po’ come un cuoco incapace: nonostante esso abbia gli ingredienti migliori, non potrà realizzare pietanze prelibate nel caso in cui non sia davvero capace di realizzare correttamente il suo lavoro.

 

Ecco perché anche la messa in opera sarà essenziale al fine di ottenere il massimo isolamento termico per la propria casa. Per poter scegliere i migliori installatori per i propri infissi nuovi ci si dovrà basare su elementi oggettivi e soggettivi.

 

Le recensioni positive, ad esempio, saranno elementi soggettivi in grado di assicurare che gli installatori saranno davvero capaci di svolgere correttamente il loro lavoro. Ma esisteranno anche elementi oggettivi e inopinabili, come la disponibilità di materiali diversi, di certificazioni e di esperienza. Solo così sarà possibile scegliere degli installatori che potranno garantire una messa in opera a regola d’arte.

 

  1. Isolamento e materiale del telaio

 

Molti potrebbero pensare che il metallo sia il materiale migliore per poter arrivare al massimo isolamento termico per gli infissi, ma questo non è vero. Infatti, uno dei materiali che consentono di sicuro il migliore isolamento termico è il PVC.

 

Gli infissi in PVC, infatti, possono collocarsi nelle classi energetiche più alte, come la classe A, in quanto eliminano la dispersione del calore, o del freddo, dalla casa e, nel contempo, rendono tutti i sistemi di regolazione della temperatura più efficienti.

 

Anche la trasmittanza termica sarà un indice essenziale da prendere in considerazione. Essenzialmente, il materiale migliore, come accade sempre per il PVC, sarà quello che non determinerà alti indici di trasmittanza termica, e che, quindi, sarà in grado di isolare in modo perfetto una casa o un altro tipo di ambiente.

 

Infine, esistono materiali differenti, sicuramente, per poter realizzare il telaio di un infisso, ma quello migliore, per ora, sembra essere sicuramente il PVC. Gli altri materiali sono costituiti dal legno e dall’alluminio.

 

Il legno, seppure molto rustico, e utilizzato per secoli per fare i serramenti, non consente un ottimo isolamento termico. Inoltre, è un materiale che obbliga a frequenti manutenzioni, soprattutto nelle aree in cui vi siano molti sbalzi di temperatura, e sarà anche difficile da trattare e da pulire nel caso in cui questo si renda necessario.

 

L’alluminio è sicuramente un materiale leggero, ma è poco performante, soprattutto perché ha un alto indice di trasmittanza termica. Questo significa che farà passare il caldo o il freddo all’interno dell’ambiente domestico, non raggiungendo, quindi, elevati livelli di isolamento. Inoltre, essendo un materiale molto flessibile, spesso richiederà interventi di manutenzione frequenti.

 

Il PVC, invece, è un materiale in grado di mettere insieme più caratteristiche. Innanzitutto, evita che il caldo e il freddo esterni penetrino in casa, e non obbligherà, grazie alla sua resistenza, a chiamare continuamente i tecnici per effettuare degli interventi di manutenzione.

 

  1. Isolamento termico e vetro

 

Si sa che gli infissi non sono costituiti solo dalla parte esterna, ma anche dai vetri, e questi possono incidere notevolmente sull’isolamento termico dell’ambiente domestico. Anche in questo caso esistono alcuni elementi che dovranno sempre essere presi in considerazione per poter effettuare la scelta dei nuovi infissi per la propria casa in ristrutturazione.

 

Un consiglio generale è quello di evitare, ormai, i vetri singoli, ma di optare per quelle che vengono chiamate vetrocamere. Le vetrocamere sono strutture di vetro composte da diversi strati, o lastre, che consentono di isolare notevolmente la casa rispetto all’esterno. In molti casi si parla dei così detti doppi vetri: sarà proprio questo il caso.

 

Oltre a questo fattore, cioè al semplice spessore del vetro, sarà necessario considerare anche il fattore solare. Alcuni vetri hanno un fattore solare elevato, che porterà la superficie a far passare molta luce solare all’interno della casa, ma anche a determinare un minore isolamento a livello termico.

 

Invece, si dovrà optare per un vetro che abbia un fattore solare che consenta sia di rimanere al caldo in inverno, sia al fresco d’estate, quindi che possa assestarsi intorno ad un valore medio da questo punto di vista.

 

Nella scelta di infissi per la propria casa in ristrutturazione, ovviamente, si potrà anche decidere di aggiungere alla semplice finestra, o portafinestra, un oscurante, come una nuova tapparella. In questi casi, la scelta dovrà essere doppia: estetica ma anche funzionale.

 

I nuovi infissi e l’isolamento acustico

 

L’isolamento che viene consentito da un serramento non dovrà essere solamente legato alle temperature e allo scambio di calore, ma anche ai rumori. Infatti, un buon infisso consentirà di non essere continuamente vessati dai rumori che provengano dall’esterno, e determineranno anche maggiore privacy, perché non si sentirà il vociare interno dall’esterno.

 

Si può dire che esistono due materiali d’elezione per poter avere un ottimo isolamento acustico: il PVC e l’alluminio. Infatti, in entrambi i casi sarà possibile avere buone prestazioni nella riduzione del rumore, anche se molto spesso è il PVC ad avere prestazioni leggermente più importanti.

 

Anche in questo caso, oltre al singolo infisso, sarà necessario prevedere l’installazione di un vetro che possa ridurre ulteriormente i rumori e che possa, quindi, lavorare in completa sinergia rispetto alla cornice della finestra o della portafinestra.

 

Esistono, così, i classici vetri fonoassorbenti, chiamati anche laminati, che consentono di eliminare praticamente in modo completo i suoni che arrivino fino ai 45 decibel. A questi si affiancano anche le vetrocamere stratificate, che sono ancora più ottimali da questo punto di vista.

 

La scelta degli infissi e la sicurezza

 

Nella scelta degli infissi, infine, bisognerà considerare la sicurezza e la tutela della famiglia che si trovi ad abitare in un determinato ambiente. In particolare, il materiale che sarà stato scelto dovrà essere resistente rispetto agli urti, e questa caratteristica è sicuramente presente negli infissi PVC, che sono i migliori da questo punto di vista. Il PVC, infatti, consente di avere un infisso che resisterà agli urti e, al tempo stesso, molto meno costoso rispetto all’alluminio.

 

Per essere ancora più sicuri si potrà optare per vetri stratificati oppure temperati, che renderanno la casa molto più difficile da espugnare. Infatti, questi materiali sono resistenti agli urti, e renderanno la vita davvero complessa a chi si voglia introdurre in casa.

 

Infine, nei casi in cui si abiti in una zona particolarmente pericolosa, e si stia ristrutturando la propria casa, si potranno scegliere infissi che verranno rinforzati con ferramenta. Il rinforzo verrà applicato ai quattro angoli del telaio della finestra, oppure della portafinestra, e consentirà ulteriormente di ridurre l’incidenza delle rotture e delle effrazioni da parte di terzi.

 

 

 

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Impermeabilizzazione terrazzi, tetti, balconi, muri a Roma

Impermeabilizzazioni Roma

Le impermeabilizzazioni sono delle opere indispensabili per debellare il pericolo di infiltrazione d’acqua nelle strutture. Si tratta di interventi che possono essere eseguiti sia nelle nuove abitazioni che in quelle vecchie, quindi anche in fase di ristrutturazione. Le tecniche di impermeabilizzazioni negli ultimi anni si sono evolute e sono disponibili delle nuove membrane realizzate in materiale sintetico che assicurano una corretta ventilazione.

Ad oggi si presta molta più attenzione nel realizzare questo genere di interventi per dare alle abitazioni maggiore sicurezza e preservarne la struttura nel tempo. Ma non solo, impermeabilizzare un’abitazione vuol dire anche proteggerla da una serie di attori esterni dannosi per la salute dell’edificio ed evitare altri rischi come muffa, condensa e umidità, i nemici assoluti della salubrità di un ambiente.

Scopriamo tutto sulle impermeabilizzazioni Roma, quali materiali vengono utilizzati, come si svolgono le fasi, i costi, gli incentivi per risparmiare.

Impermeabilizzazioni Roma: prodotti per realizzarle

Le impermeabilizzazioni interessano diverse aree di un’abitazione e possono essere effettuate su balconi, terrazzi, tetti, ma anche come protezione di interni, isolamento pareti controterra e fondazioni, ma anche vasche e piscine per garantire assenza di infiltrazioni d’acqua.

Per ottenere i migliori risultati occorre utilizzare materiali adeguati e grazie all’ampia disponibilità oggi è possibile scegliere per ogni tipologia di intervento il prodotto per impermeabilizzare più adatto, certi della sua efficacia.

Esistono infatti in commercio diversi tipi di prodotti per impermeabilizzare diversi tipi di superfici, ecco i più diffusi:

Guaina poliuretanica – Si tratta di una pellicola gommosa e molto elastica a base di schiuma poliuretanica, che poi viene rivestita con uno strato di resina. Questo materiale aderisce perfettamente su ogni tipo di superficie ed è adatta anche da stendere sulle vecchie guaine bituminose. E’ dunque possibile applicarla senza demolire o eliminare la pavimentazione esistente, risparmiando così tempo e denaro. La guaina è calpestabile, carrabile e ha anche un aspetto estetico molto gradevole, infatti si presenta lucida e si può scegliere fra un’ampia gamma di colori.

Malta impermeabilizzante – Le malte impermeabilizzanti più diffuse sono a base cementizia, in cui vengono aggiunte resine e additivi che servono a ridurre la porosità del materiale mantenendone inalterata la traspirazione. In questo caso la soluzione cementizia prende il nome di cemento osmotico, perfetta per l’impermeabilizzazione edile. Il materiale è molto elastico, è ideale per rendere la superficie su cui viene applicato compatta e impenetrabile all’umidità.

Guaina Bituminosa – Si tratta di un materiale presente in commercio sotto forma di pannelli prefabbricati dello spessore di 3-4 millimetri. I pannelli devono essere srotolare e applicati paralleli tra loro. Poiché è un materiale termoadesivo, se la superficie su cui viene applicato è resistente alle alte temperature deve essere posato a caldo con la tecnica della a fiamma. Si tratta di una tecnica che prevede di riscaldare il pannello con la fiamma viva per modellarlo e farlo aderire.

Impermeabilizzazioni Roma: servono permessi?

Gli interventi di impermeabilizzazione rientrano nelle opere di manutenzione ordinaria e, quindi, non sono soggette alla presentazione di titoli abilitativi edilizi. Tuttavia, spesso occorre rifare l’impermeabilizzazione nel solaio o nel tetto a causa di infiltrazioni d’acqua.

Il sospetto di infiltrazioni è avvalorato dalla presenza di crepe o altri segnali che possono far supporre eventuali cedimenti strutturali, quindi bisogna assolutamente valutare la situazione chiedendo consiglio ad un tecnico strutturista prima di stendere lo stato impermeabile.

Nel caso vi sia la necessità di intervenire sugli elementi strutturali, quindi sullo stesso solaio o sul terrazzo, è possibile presentare una SCIA. Se invece si tratta solo di un intervento di impermeabilizzazione che rientra negli interventi di manutenzione ordinaria rientra negli interventi di edilizia libera di cui all’art. 6 comma 1, lettera a del DPR 380/01 e non occorre inviare alcun permesso al comune.

Impermeabilizzazioni Roma: demolizione rivestimenti

La prima fase di un intervento di impermeabilizzazione riguarda la rimozione del vecchio rivestimento e la pulizia della superficie da trattare. Se è già presente una vecchia impermeabilizzazione bisogna rimuoverla ed effettuare una accurata pulizia della superficie, facendo attenzione a creare un piano uniforme che permetta alla nuova guaina di aderire perfettamente al supporto.

Eliminare quindi totalmente le parti inconsistenti, che sono in fase di distacco e aver cura di togliere grasso, polvere, vernici, ruggine e qualsiasi altro materiale possa impedire la corretta adesione dei rivestimenti successivi.

Impermeabilizzazioni Roma: esame delle superfici

Dopo aver eseguito con cura la pulizia delle superfici la seconda fase prevede la verifica del supporto. Nel caso si tratti di un terrazzo o di un tetto bisogna verificare le pendenze e se necessario intervenire per correggerle ed evitare ristagni d’acqua.

Un altro accorgimento è quello di accertarsi se nella superficie sono presenti degli adeguati sistemi di raccolta e di smaltimento delle acque a pavimento. I sistemi di raccolta devono essere sempre dotati di sistemi parafoglie per non causare ingorghi, mentre per quelli per lo smaltimento delle acque a pavimento bisogna realizzare fori passanti sulle pareti e installare profili gocciolatoi per far defluire le acque nel caso il terrazzo sia chiuso da muretti e non da ringhiere.

Un’altra cosa da verificare sulla superficie dove deve avvenire l’impermeabilizzazione è quella di individuare se sono presenti elementi che possano impedire la continuità dello strato impermeabilizzante. Infatti, nel caso della guaina a rotolo deve essere srotolata fin sulle pareti o sul muro perimetrale. Per stendere integralmente la guaina è dunque necessario, nel caso siamo presenti macchinari o altri elementi, sollevarli o rimuoverli, in modo da svolgere l’intervento correttamente.

Impermeabilizzazioni Roma: preparazione delle superfici

Per scegliere il sistema di impermeabilizzazione più adeguato è importante tenere in considerazione la tipologia di superficie sulla quale deve essere effettuato l’intervento. Per ogni superficie, infatti, bisogna intervenire con una procedura diversa.

Nel caso del terrazzo, se la superficie è piastrellata bisogna rimuovere la prima fila di piastrelle delle pareti per un’altezza di circa 20 cm, accertarsi se sul fondo sono perfettamente aderenti e riparare eventuali buchi o irregolarità con prodotti idonei. Infine lavare la superficie con un prodotto in grado di rimuovere tutti i residui di malta cementizia.

Se invece si tratta di superfici in calcestruzzo bisogna accertarsi prima di intervenire se i supporti sono stabili e sani strutturalmente. E’ anche importante verificare se sono presenti eventuali degradi corticali e nel caso sia necessario procedere con il ripristino del calcestruzzo.

Se invece è presente una guina bituminosa bisogna considerare il fatto che il sistema impermeabilizzante deve essere applicato su superfici omogenee e uniformi. Questo vuol dire che bisogna valutare di volta in volta se effettuare l’asportazione della guaina oppure procedere con un ripristino localizzato. Nella maggior parte dei casi è consigliabile procedere con l’asportazione della guaina per evitare inconvenienti e ottenere risultati più efficaci.

L’operazione di preparazione delle superfici è necessaria per qualsiasi supporto si intenda procedere con l’impermeabilizzazione ed è fondamentale per un risultato finale che garantisca effettivamente l’assenza di infiltrazioni di acqua. Per avere la certezza di non fare errori rivolgersi sempre a ditte specializzate che sanno quali materiali utilizzare per assicurare superfici impermeabili e durature nel tempo.

Impermeabilizzazioni Roma: massetto e posa del rivestimento

Dopo aver verificato le condizioni del massetto su cui è poggiato lo strato superficiale, è possibile scegliere fra due soluzioni, quella di applicare un sistema impermeabilizzante ex novo oppure ripristinare un’impermeabilizzazione già esistente.

Gli interventi di ripristino in genere sono complessi e bisogna tenere conto delle condizioni dell’adesivo cementizio e dello strato impermeabile sul quale viene posata la piastrella. Se entrambi sono ancora idonei allora si può procedere con la rimozione di incrostazioni, depositi o eventuali efflorescenze.

Il supporto va pulito con un detergente neutro e poi deve essere effettuata una stuccatura della superficie utilizzando uno stucco impermeabile per esterni per ricostruire lo strato di finitura e reintegrarlo.

Invece, nel caso lo stato del massetto sia del tutto compromesso si procede con la rimozione totale degli elementi e si provvede dunque alla ricostruzione di un nuovo sistema impermeabilizzante utilizzando materiali liquidi. Nel caso del terrazzo le piastrelle vanno poggiate sopra di esso utilizzando un adesivo cementizio adatto alla tipologia tipo di sottofondo e stucco impermeabile per esterni.

In commercio sono disponibili anche adesivi cementizi che hanno al tempo stesso la funzione di incollaggio e di impermeabilizzazione. Alla fine dei lavori l’intera superficie può essere trattata con prodotti trasparenti per dare all’esterno una ulteriore finitura impermeabilizzante, che fa da protezione alle fughe e ai punti critici.

Impermeabilizzazioni Roma: tetti e terrazzi impermeabilizzati con guaina liquida

E’ possibile rifare l’impermeabilizzazione di un terrazzo o di un tetto piano direttamente sulla pavimentazione esistente utilizzando una guaina impermeabilizzante liquida.

Le guaine liquide si rivelano particolarmente utili anche per impermeabilizzare elementi verticali o molto articolati. E’ importante eseguire l’applicazione di questo tipo di guaina con molta precisione per ottenere un risultato estetico gradevole.

Per la stesura bisogna dunque rivolgersi a professionisti esperti e adeguatamente formati apposta per applicare alla perfezione la guaina liquida.

Le guaine liquide possono essere bituminose, poliuretaniche o cementizie.

 

Le guaine liquide bituminose vengono dette anche asfalti freddi e sono adatte anche per essere posate su guaine bituminose già presenti sulla superficie da trattare. Sono disponibili anche in versione riflettente, perfette per garantire un effetto estetico piacevole e ideali quindi da lasciare a vista. Le guaine liquide riflettenti diminuiscono il surriscaldamento dovuto ai raggi UVA e riducono anche le deformazioni causate dagli sbalzi termici.

Le guaine a base poliuretanica sono molto resistenti e ideali per essere utilizzate anche su solai carrabili. Anche le guaine a base cementizia sono durature e particolarmente resistenti al calpestio e sono anche adatte per posarvi sopra la pavimentazione desiderata.

Impermeabilizzazioni Roma: applicazione della guaina liquida

Versatile e indicata per coprire adeguatamente le superfici da trattare, la guaina liquida, come già detto, deve essere applicata con molta precisione per non creare dislivelli e rendere il lavoro sgradevole. Ideale per coprire tutta la superficie senza lasciare nessuna area scoperta, è molto resistente al gelo, ai ristagni d’acqua, alle intemperie e ai raggi UV.

Per applicarla si utilizzano rullo e pennello, non ha bisogno di saldature e giunture ed è indicata anche da stendere su superfici già piastrellate in cui il pavimento è ancora integro. Per ottenere un buon risultato sopra il pavimento deve essere creato uno strato impermeabilizzante di circa 10-15 mm. Ecco nel dettaglio cosa occorre per stendere la guaina liquida:

  • Scopa –una scopa normale è utile per la messa in posa della guaina liquida
  • Aspirapolvere per uso edile – si tratta di un aspirapolvere potente utile per ripulire in profondità la superficie su cui deve essere stesa la guaina liquida
  • Pennelli grossi e spazzoloni – servono per stendere accuratamente la guaina liquida in alcuni punti specifici
  • Spatola –è utile per mescolare la guaina liquida
  • Rullo – è utile per stendere il prodotto e va immerso nel contenitore. Prima di procedere alla successiva passata bisogna attendere che quella precedente sia asciutta. E’ consigliabile avere rulli di varia grandezza per ricoprire zone diverse o ritoccare alcune aree.

Il professionista o l’impresa che effettua l’impermeabilizzazione della superficie interessata con la guaina liquida deve avere esperienza nel settore per poter garantire ottimi risultati.

Impermeabilizzazioni Roma: costi

I lavori di impermeabilizzazioni edilizie devono essere svolti da professionisti, che grazie alla loro esperienza e profonda conoscenza del settore possono consigliare quale materiale utilizzare in base al supporto su cui deve essere effettuato l’intervento. In questi casi la scelta migliore è consultare un’impresa che sia specializzata nelle impermeabilizzazioni, in grado di consigliare eventuali misure di sicurezza da adottare per preservare l’abitazione.

I costi d’impermeabilizzazione variano a seconda del materiale utilizzato, delle dimensioni delle superfici da trattare, delle difficoltà per eseguire i lavori. In un preventivo completo l’impresa indica tutti i costi voce per voce e quindi è facile rendersi conto di quanto sia il costo finale. Tuttavia, per avere un’idea su quanto ammontano i costi per impermeabilizzazioni esterne, prendiamo per esempio il tetto o il terrazzo di un’abitazione.

Se l’intervento viene eseguito con la guaina a rotolo, fornita e posta in opera, il costo si aggira sui 7-15 euro a metro quadrato. Il costo varia a seconda dell’altezza alla quale si trova l’intervento da eseguire. Se per esempio si tratta di un edificio di cinque piani occorreranno ponteggi e più personale per eseguire l’intervento, quindi i costi salgono.

Allo stesso modo, se il materiale scelto è la guaina liquida e si vuole realizzare sopra il massetto un pavimento in gres semplice oppure uno in cotto fatto a mano è chiaro che le lavorazioni finali influiscono notevolmente sui costi. Se al posto della guaina a rotolo la scelta cade sulla guaina liquida il costo si aggira attorno ai 15-25 euro a metro quadrato.

Impermeabilizzazioni Roma: agevolazioni fiscali

Le agevolazioni per la ristrutturazione permettono di detrarre dall’Irpef anche Parte del costo sostenuto per le opere di impermeabilizzazioni. Si tratta del cosiddetto “bonus casa” che consente di usufruire della detrazione al 50% per le spese sostenute per gli interventi di ristrutturazione fino al 31 dicembre 2019. Fra i lavori di manutenzione ordinaria che si possono detrarre vi è anche l’impermeabilizzazione di tetti e terrazze. Il tetto massimo da detrarre per ogni immobile è pari a 96.000 euro.

La detrazione viene suddivisa in 10 quote annuali di pari importo. Tuttavia, bisogna specificare che la detrazione del 50% riguarda gli interventi effettuati sulle parti comuni, quindi terrazzi e tetti in condominio. La detrazione spetta al singolo condomino relativamente alla quota spettante e versata al condominio entro i termini della scadenza della dichiarazione dei redditi. La parte spettante viene ovviamente calcolata in base alla quota millesimale.

Invece, se l’impermeabilizzazione tetto riguarda una sola unità abitativa le manutenzioni ordinarie, quindi in questo caso anche l’impermeabilizzazione, non possono accedere alla detrazione sulle ristrutturazioni edilizie. Si possono invece detrarre interventi più corposi che rientrano nella manutenzione straordinaria e nel risanamento conservativo o restauro, come ad esempio:

  • Sostituzione della copertura del tetto
  • Interventi finalizzati al risparmio energetico (es. coibentazioni)
  • Interventi finalizzati alla prevenzione di situazioni di degrado
  • Rifacimento anche parziale di impianti con ammodernamenti

Sugli interventi di impermeabilizzazione è possibile beneficiare anche dell’Iva agevolata al 10%, ma solo sui servizi, quindi trasporto, posa, smaltimento materiali di risulta. Infatti, i materiali edili non rientrano nei beni elencati nel D.M. 29-12-1999.

L’agevolazione fiscale per la ristrutturazione edilizia non può essere cumulata con altre agevolazioni. Quindi, il bonus casa non è cumulabile con l’ecobonus al 65% che riguarda gli interventi di risparmio energetico, ovvero interventi per la riqualificazione energetica, installazione di pompe di calore, caldaia o impianti a biomassa.

Impermeabilizzazioni Roma: come ottenere la detrazione

Come ottenere la detrazione per le impermeabilizzazioni? Per ottenere le detrazioni fiscali è necessario conservare con cura tutte le fatture e le ricevute fiscali riguardanti le spese effettuate. I pagamenti devono avvenire tramite bonifici bancari o postali in cui si deve indicare in maniera specifica:

  • La causale del versamento
  • Il codice fiscale del beneficiario della detrazione
  • Il codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento

Nel caso si tratta di interventi effettuati su parti comuni condominiali bisogna indicare il codice fiscale del condominio, quello dell’amministratore o del singolo condomino che effettua il pagamento e beneficia delle agevolazioni fiscali.

Nel momento in cui si presenta la dichiarazione dei redditi devono essere indicate tutte le spese sostenute per gli interventi di ristrutturazione edilizia. Si devono inserire anche i dati catastali riferiti all’immobile in questione.

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